Dott. Michele Sidoti

MICHELE SIDOTI Che vi devo dire? Vedo denti da una vita. Questo dovrebbe bastarvi ma, se siete curiosi e proprio non resistete, ecco un breve sunto. PROLOGO A 13 anni, dopo la licenza media, non sapevo che fare da “grande” così dopo una accuratissima riflessione ed attenta analisi ho deciso di seguire le orme di un mio compagno di giochi, “farò l’odontotecnico!” pensai. Ecco che a 14 anni mi ritrovai a modellare denti partendo da pezzi di sapone di Marsiglia, a disegnarli in chiaro/scuro in tutte le proiezioni possibili, ad impastare gesso etc etc. Lo ammetto: non fu amore a prima vista, ma, piano piano, cominciò a piacermi. Era molto stimolante costruire delle cose fatte su misura, occorreva pazienza, attenzione, conoscenza dei materiali, divenni bravo, molto bravo. Mi diplomai nel 1987 e, con stupore degli insegnanti, non intrapresi un percorso universitario ma cominciai a lavorare come odontotecnico, presso un piccolo laboratorio. Basta teoria, finalmente pratica! Ero un odontotecnico! Maaaaa……. LA SVOLTA. Ma nella vita nulla è per sempre! Le cose non andavano secondo le mie aspettative (è una cosa che non sono capace di accettare nemmeno ora). I miei sforzi di fare odontoiatria di alto livello e vivere di quello erano costantemente ostacolati da fattori che non erano sotto il mio diretto controllo. Ero SOLO un odontotecnico, dipendevo da decisioni ed umori di altri…NO BUONO!!!! Nell’ inverno del 1991 (avevo 23 anni) suonai il campanello del professor Carlo Bruscagin per chiedergli di mettermi alla prova. Era uno degli esponenti del gotha dell’odontoiatria piemontese ma io ero determinato. Lui mi ascolto, fu gentile, educato (molto più della stragrande maggioranza dei dentistucoli che mi avevano sbattuto la porta in faccia). Poi mi disse: “Sei giovane e preparato, perché non provi ad iscriverti ad Odontoiatria…”. Uscii dal suo bellissimo studio senza un’impronta, con la testa china. Nessuno si poteva permettere di dirmi cosa dovevo o non dovevo fare! Ero quasi furioso, nel mio cervello scattò qualcosa: farò il dentista, e vi farò vedere cosa significa fare odontoiatria cazzo! Così abbandonai il sogno di avere un laboratorio mio e continuando a lavorare come dipendente passai il test (durissimo) di ammissione ad odontoiatria. Fu un esperienza fantastica, ero nato per quello. FINALMENTE IL SUCCESSO. Ero perfettamente focalizzato! Mi laureai nella prima sessione del mio corso nel novembre del 1997 (non smettendo mai di lavorare prima come odontotecnico poi come dentista dall’inizio dell’ultimo anno). Il 3 febbraio del 1998 diventavo titolare di uno studio dentistico. Nel 1999 misi il mio primo impianto (alla fine di quell’anno furono 65!). Nel 2000 frequentai un corso di chirurgia avanzata su cadavere a New York. Da allora mi occupo di prevalentemente di chirurgia e protesi ma amo definirmi un tuttologo perché credo che per essere un buon odontoiatra bisogna valutare il paziente nella sua interezza e non dimenticare mai che, attaccato al dente c’è un organismo vivente (quasi sempre pensante ☺).